Peschici è un suggestivo borgo di mare abbarbicato sulla roccia, situato nel punto più a Nord del Gargano e dell’intera Puglia. Le origini di Peschici risalgono all’incirca all’anno 1000, quando truppe di soldati mercenari slavi ottennero in dono dall’Imperatore Ottone I il campo di San Vito del Gargano, dove oggi sorgono Peschici e Vico del Gargano, a nord del territorio di Vieste. Ancor prima che sorgesse il centro abitato alcuni monaci benedettini si erano stanziati nella piana ai piedi del paese ed avevano fondato l’Abbazia di Calena, oggetto di contesa dall’antichità sino ai giorni nostri.
Il Centro Storico di Peschici
Il centro storico di Peschici è custodito all’interno di mura medievali, oggi in parte distrutte ed in parte inglobate da abitazioni, ancora visibili percorrendo la scalinata sulla destra della chiesa di Sant’Elia. L’accesso al borgo antico di Peschici dal centro “nuovo” (Corso Garibaldi) è segnato da un arco e da una torre di avvistamento di epoca angioino-aragonese (1300 -1400) che i peschiciani chiamano “Porta del Ponte”, in memoria del ponte levatoio che chiudeva il paese ad ogni calar del sole per proteggerlo dai briganti. L’ingresso dal mare, ai piedi del Castello di Peschici, corrisponde alla odierna via Porta di Basso, così chiamata per la presenza, in passato, di una porta di accesso secondaria riservata ai braccianti ed ai pescatori che “salivano” dalla baia e dai campi circostanti di ritorno a casa. Il nucleo di case che oggi costituisce il centro storico di Peschici è una commistione di stili architettonici differenti, case a cupola e tetti a spiovente, espressione di diversi periodi storici e dominazioni.
Chiesa di Sant’Elia Profeta
La chiesa di Sant’Elia Profeta, patrono di Peschici, è costruita con grossi blocchi di pietre marmoree provenienti dalle cave di zone, che conferiscono alla struttura un aspetto essenziale, con il suo imponente campanile “sfondato” collocato in una posizione insolita, al centro del fianco destro. Fino al 1300 circa la chiesa di Sant’Elia Profeta era cosacrata a S.Pietro e solo in seguito, per grazia ricevuta, fu cosacarata al Profeta Elia. Leggenda narra che proprio in quegli anni un’invasione di cavallette mise in serio pericolo i raccolti, all’epoca unica fonte di sostenamento, spingendo i peschiciani ad invocare ogni sorta di figura sacra; dopo averle tentate tutte si accorsero di una statua impolverata tenuta in sacrestia, si trattava di Sant’Elia Profeta, decisero di portarla in processione per le vie del paese, la stessa notte si levò un forte vento ed al mattino successivo i pescatori sopraggiunti nella baia di Peschici, ai piedi del paese,
trovarono un fitto manto di cavallette morte e sotto l’ala di ognuna due iniziali “I.D” ovvero Ira Dei. Da allora Peschici è devota a Sant’Elia e lo celebra ogni anno il 20 Luglio con una sontuosa festa, preceduta da nove giorni di preghiera.
La chiesa del Purgatorio
La chiesetta del Purgatorio, sorge in piazza del Popolo, il cuore del centro storico di Peschici.
Le sue origini sono incerte, sembra infatti che esistesse già all’epoca dei monaci benedettini, abitanti dell’Abbazia di Calena, dunque intorno all’anno mille, quando il centro storico di Peschici era ancora privo di abitazioni ed i monaci erano soliti recarsi sulla rocca di Peschici per celebrare riti funebri e cerimonie in onore dei defunti. Ciò che colpisce della piccola chiesa del Purgatorio è proprio il continuo rimando al tema della morte, con i teschi crociati posti sulle ante del portone, sullo stipite e sulllo stesso altare che, visto dall’ingresso assume, con l’abside, le due finestre frontali e l’altare, proprio le sembianze di un teschio. All’interno le pareti scrostate rivelano affreschi probabilmente di epoca rinascimentale, mentre sul lato destro della piccola navata è ammirabile un organo ligneo completamente costruito a mano, risalente al ‘500.
Il Castello di Peschici
Il Castello di Peschici fu la prima struttura edificata nell’attuale centro storico, sui resti di un castelletto greco, per volere dei Normanni giunti in queste terre intorno all’anno 1000. La struttura fu più volte attaccata e distrutta lasciandoci oggi un Castello in parte diverso da quello originario ma collocato nella medesima posizione, a ridosso del costone roccioso, nel punto più estremo di Peschici, da cui si dominava e si continua a dominare il mare.Le stanze “segrete” destinate un tempo a granaio, cannoniere e prigioni, sono accessibili al pubblico, nel loro antico splendore, mentre i piani alti sono adibiti ad abitazioni private.
L’Abbazia di Calena
L’Abbazia di Calena sorge ai piedi del centro abitato di Peschici, nell’omonima piana che ospita uliveti e piantaggioni.
Qui, una comunità di monaci benedettini trovò alloggio prima dell’anno 1000, costruendo un modello sociale egualitario e autosufficiente, basato sulla produzione e lo scambio, che accrebbe la fama e l’influenza dell’Abbazia in ambito ecclesiastico. Terminati gli anni di splendore, la storia recente vede questo autentico gioiello artistico-culturale conteso tra la proprietà e le associazioni che invocano il recupero strutturale del sito, con alcune aperture al pubblico avvenute di recente.